Già la citazione iniziale mi ha incuriosita molto e mi sono chiesta, chissà che madre sono io. Secondo me sono un’anima Pinterest rinchiusa in una società Amazon Prime.
Comunque, sto leggendo “Sono contenta che mia madre è morta”, e questa mamma che costringe la figlia a fare audizioni e corsi di recitazione a manetta per farla diventare attrice prodigio, appartiene alla comunità mormone. Ritrovo alcuni dei lati che hai descritto nel profilo di questa madre.
(E infine, hai nominato Let the river run e Una donna in carriera e ho sorriso, perché è al centro della mia prossima puntata 💕).
Io non mi capacito di come tu riesca a tenermi attaccata allo schermo a leggere anche quando parli di thermos e borracce (come l'avrei chiamata io negli anni '80). Che tunnel!
Amo questo tipo di articoli! La tazza incriminata mi sembra orribile, ma sono d'accordo con l'affermazione secondo cui le cose, più le vedi, più ti ci abitui, più le vuoi, molto presto le vedremo in giro per le nostre strade nonostante noi siamo gente da espresso e non da bibitone.
Io ho scoperto dell'esistenza di questo oggetto del demonio per un video che lo esaminava come case study. La borraccia, e del ghiaccio, che non si squaglia ha dell'incredibile. Ammetto che non ho cliccato su nessun link (tranne quello della mamma che si ribella) perché un po' ste cose mi fanno paura :)
Inquietante questa storia! Pensare che io ho una borraccia termica di Stanley (non il bicchiere che va di moda ora) e che la uso giustappunto per la montagna, che stolta 😅
Grazie per questo approfondimento! La “big damn cup” 😂 mi ha incuriosita ma non ho mai approfondito per quanto mi sembrava una moda assurda. In palestra comincio a vedere qualcosa del genere, borraccione con la maniglia trascinate da un’attrezzo all’altro, ma la stanley cup è un’altra cosa, anche per quello che rappresenta. Bellissimo articolo!
Già la citazione iniziale mi ha incuriosita molto e mi sono chiesta, chissà che madre sono io. Secondo me sono un’anima Pinterest rinchiusa in una società Amazon Prime.
Comunque, sto leggendo “Sono contenta che mia madre è morta”, e questa mamma che costringe la figlia a fare audizioni e corsi di recitazione a manetta per farla diventare attrice prodigio, appartiene alla comunità mormone. Ritrovo alcuni dei lati che hai descritto nel profilo di questa madre.
(E infine, hai nominato Let the river run e Una donna in carriera e ho sorriso, perché è al centro della mia prossima puntata 💕).
Mamma che tunnel! Sono senza parole, non so quando mi riprenderò. Grazie per questo pezzo, appena mi faccio coraggio apro anche i link
Io non mi capacito di come tu riesca a tenermi attaccata allo schermo a leggere anche quando parli di thermos e borracce (come l'avrei chiamata io negli anni '80). Che tunnel!
Molto interessante! Grazie
Qui siamo a livelli Francesco Costa!! Che bomba!
SENZA. PAROLE. BRAVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Donna, mi hai fatto mettere in ordine un sacco di cose <3 numero stupendo.
Amo questo tipo di articoli! La tazza incriminata mi sembra orribile, ma sono d'accordo con l'affermazione secondo cui le cose, più le vedi, più ti ci abitui, più le vuoi, molto presto le vedremo in giro per le nostre strade nonostante noi siamo gente da espresso e non da bibitone.
Io ho scoperto dell'esistenza di questo oggetto del demonio per un video che lo esaminava come case study. La borraccia, e del ghiaccio, che non si squaglia ha dell'incredibile. Ammetto che non ho cliccato su nessun link (tranne quello della mamma che si ribella) perché un po' ste cose mi fanno paura :)
Inquietante questa storia! Pensare che io ho una borraccia termica di Stanley (non il bicchiere che va di moda ora) e che la uso giustappunto per la montagna, che stolta 😅
Grazie per questo approfondimento! La “big damn cup” 😂 mi ha incuriosita ma non ho mai approfondito per quanto mi sembrava una moda assurda. In palestra comincio a vedere qualcosa del genere, borraccione con la maniglia trascinate da un’attrezzo all’altro, ma la stanley cup è un’altra cosa, anche per quello che rappresenta. Bellissimo articolo!