«But food was my main relationship, and - although it had some of the thrills of romance, especially when I was in the kitchen with a hunk of sweet brioche dough - it wasn’t a stable or sustaining kind of love.»
~ Bee Wilson, First Bite
Nel 2006 Michael Pollan pubblicava The Omnivore’s Dilemma (Il dilemma dell’onnivoro, Adelphi, 2013) il saggio capostipite di tutta la letteratura gastronomica incentrata sulle abitudini alimentari del mondo moderno, su come comprenderne le origini e ripensarle in un’ottica di maggiore consapevolezza.
È un testo imprescindibile, per il suo contenuto e per l’impatto che ha avuto, e andrebbe letto e fatto leggere ai più giovani (a questo ci ha pensato Aboca edizioni, che ha tradotto la versione per ragazzi del libro). Pollan, anche con i suoi libri successivi, ha dato vita ad un nuovo modo di parlare di cibo, un modo che mette questo elemento al centro della nostra esistenza e le nostre scelte alimentari al centro del nostro benessere.
Sono passati quasi vent’anni dalla pubblicazione di questo saggio e molti autori ed autrici hanno approfondito e ampliato il discorso di Pollan, dedicandosi anche agli aspetti sociali e psicologici del complesso rapporto tra esseri umani e cibo. Una in particolare è Bee Wilson, giornalista, autrice e food writer, che ha scritto secondo me alcuni tra i titoli contemporanei sull’alimentazione più importanti: Consider the Fork (In punta di forchetta, Rizzoli, 2013) e First Bite, How we learn to eat (4th Estate, 2015).
Quest’ultimo sarebbe dovuto essere una riflessione sui bambini e il cibo: sulla formazione del gusto, sulla selettività alimentare. Ma si è trasformato in un viaggio dentro le nostre abitudini, dentro le diversità culturali che riguardano il cibo, dentro la nostra psicologia e il funzionamento del nostro cervello al momento di confrontarsi con il cibo.
Parla, ovviamente, anche di diete, di percezione del corpo, di disturbi alimentari e lo fa con puntualità scientifica, ma anche con rispetto e compassione.
«[…] when you sit down to eat, you are both the parent and the child, the doctor and the patient»
Non avevo inserito questo libro nello scorso numero, in cui ho parlato di cibo e salute mentale, perché qui siamo più nel regno della non-fiction, della saggistica pura, anche se la scrittura di Bee Wilson (che potete leggere sul Wall Street Journal, dove scrive la rubrica Table Talk o sulla London Review of Books, dove recensisce libri di generi vari) è coinvolgente e bella come la migliore letteratura gastronomica.
E ora un po’ di link a tema con i recenti argomenti.
Cristina da Rold su IlSole24Ore spiega i dati sui disturbi alimentari giovanili (grazie alla “Regina del Dato”
per avermi puntato nella direzione giusta).Bee Wilson racconta la sua convivenza con l’anoressia della sorella.
Jay Rayner sulla diet culture.
Le calorie non esistono: ce lo spiega Nina Gigante su TERRACIELO.
In UK alcuni ristoranti sono obbligati ad indicare le calorie dei piatti: perché è un male secondo Clare Finney.
Nigella intervistata da
.Bee Wilson chiacchiera con Tom Parker Bowles su psicologia del cibo e abitudini alimentari in questa puntata del podcast di Fortnum&Mason, Fortnum’s Hungry Minds.
Una bellissima puntata di How to Fail con ospite Caitlin Moran che parla - anche - dei fallimenti dei genitori e del rapporto con il proprio corpo.
Everything Now su Netflix è più di un semplice teen drama sulla vita di un’adolescente dopo l’anoressia.
Caitlin Moran sull’essere genitori di una figlia che soffre di problemi mentali.
Non so come, ma l’ho trovato: Nigella cucina gli Sluts Spaghetti.
Quando mi sono messa a preparare la playlist per cucinare del mese sono stata colpita da un fulmine, ho avuto una delle mie Epifanie: com’era possibile che non avessi ancora raccolto canzoni con cibo o bevande nel titolo? Quindi eccovi servita Tunes to Taste: brani (belli) con titoli legati al cibo.
🍝 ascoltando questa playlist ho cucinato una “carbonara” con i carciofi, che …bhè, non mi serve la ricetta per farla (ma dov’è l’emoji del carciofo?!? Con chi devo parlare?)
Grazie sempre a chi legge Sfoglia, a chi mi lascia un cuore o un commento o mi risponde con una mail, a chi consiglia la newsletter agli amici e ascolta le playlist. Qui parliamo solo di cibo, anche se non parliamo mai “solo” di cibo. Alla prossima!
Le tue newsletter sono una più bella dell'altra, grazie 👏
Questo libro di Bee Wilson mi ha davvero cambiato il modo in cui penso al cibo, e sta tutt'ora influenzando il modo in cui ne parlo/lo gestisco con Livia.
Nella playlist puoi aggiungere anche Banana Pancake di Jack Johnson ;)