«I Fruttini di Pera erano curiosi perché avevano un sapore inquietante. Profumavano di smalto per le unghie ed era come inghiottire del ghiaccio. Eravamo stati messi in guardia dal mangiarli e, per tutto risultato, ne mangiavamo a crepapelle»
~ Roald Dahl, Boy
È estate, ci credereste? Sono iniziati gli Europei, i centri estivi, si pranza con il gelato perché mamma non è più abituata a pensare tutti i giorni anche al pranzo, si cena all’aria aperta, si va a letto tardi (i bambini) e ci si sveglia sudati pensando solo al Polase (gli adulti). Si sogna il mare, la montagna, la libertà. Si guarda troppa televisione (i bambini) e si fanno programmi fantasiosi e irrealizzabili su tutti i libri che si leggeranno in spiaggia (i genitori).
In questo numero, fresco come un Lemonissimo, troverete i soliti link con approfondimenti sfiziosi sugli argomenti della settimana scorsa, e una bella playlist, non di musica questa volta, ma di libri!
I 12 libri che ho messo nella borsa delle vacanze (perché, in fondo, sono una sognatrice): 5 riguardano il cibo, ma gli altri 6 sono di generi vari e spero che vi daranno qualche spunto se siete in cerca di suggerimenti per il classico sprint estivo di lettura.
Per ogni libro troverete la descrizione più breve che sia riuscita a concepire e la prima frase, o periodo, giusto per stuzzicare il vostro interesse.
Se vi volete scatenare nei commenti e raccontarmi cosa avete in programma di leggere nei prossimi mesi, sopratutto se si tratta di titoli gastronomici, non fate i timidi!
Quanto sono belle le illustrazioni dei piatti in Bake Off? Ecco chi ne è responsabile.
I migliori libri di cucina di ex concorrenti di The Great British Bake Off.
Alcune ricette che Lady Whistledown approverebbe.
L’epoca Regency attraverso il cibo in Bridgerton.
Una collaborazione deliziosa: i gusti ispirati a Bridgerton si assaggiano nelle sedi della gelateria LaRomana.
Pigiami, cancelleria e set di piattini e tazze da tè: imperdibile la collezione Primark x Bridgerton.
Se vi volete sentire nel tendone di Bake Off ogni volta che preparate un dolce, sul sito di Lakeland troverete quasi tutta l’attrezzatura che usano i concorrenti.
Inga Lam, youtuber e studentessa di cucina a Parigi, ha cucinato per un giorno intero solo cibo ispirato a Bridgerton.
La mia adorata Claire Saffitz ricrea un dolce Regency.
1. Ruth Reichl, The Paris Novel, Random House, 2024
Dopo il suo primo romanzo Delicious! (che trovate tradotto in italiano da Valentina Daniele con il titolo Squisito! edito da Salani) Ruth Reichl torna a mettere la sua straordinaria capacità di raccontare il cibo a servizio di una storia, questa volta ambientata nella Parigi degli anni ‘80.
La Parigi di Les Deux Magots e L’Ami Louis, di Robuchon, un paradiso gastronomico sconvolgente per un americano del tempo. È una storia di scoperta di se stessi, come piace all’autrice, accompagnata da tutto ciò che rende Parigi affascinante.
Il New York Times lo ha definito «un bonbon zuccheroso in forma di romanzo» quindi mi sembra la perfetta lettura golosamente estiva. Ecco l’incipit.
«She never called her mother mom or mommy or even Mother. From the time that Stella was very small, her mother insisted she call her Celia.»
2. Morishita Noriko, I miei piatti preferiti, la cucina giapponese di tutti i giorni, Einaudi, 2024
La settimana scorsa Manuela della Libreria Modernissima ha mostrato questo libro su Instagram e ho fatto appena in tempo a leggere il titolo e ammirare le illustrazioni (che sono della stessa autrice) che le mie dita hanno formato autonomamente il messaggio “me lo puoi mettere da parte?”.
Noriko Morishita è autrice anche di “Ogni giorno è un buon giorno: quindici gioie che il tè mi ha insegnato”, sempre edito da Einaudi, un libro che avevo salvato e dimenticato, in quella fossa delle Marianne che è la mia lista dei libri da leggere.
In questo volumetto che, anche come dimensioni sembra perfetto per l’asporto, la scrittrice raccoglie ricordi e storie legati ai piatti della cucina giapponese quotidiana. Il libro si compone di due parti “I piatti che mi sono cari” e “I piatti della nostalgia” e solo scorrendo i titoli dei capitoli nell’indice, sento la gola che si stringe e gli occhi che si allagano, perché se già la delicatezza della letteratura giapponese è quasi sempre commovente, l’unione con il tema cibo crea una combinazione letale.
«Stavo per ingoiare i rāmen e quasi me li feci andare di traverso. Allora mi tornò all’improvviso in mente Tajima…»
3. Kim Reed, Work Horse, My sublime and absurd years in New York City’s restaurant scene, Hachette Books, 2021
Questo memoir di esordio ci porta direttamente nei meandri della ristorazione newyorkese e in particolare da Babbo, uno degli avamposti del regno di Mario Batali, prima che il movimento MeToo intervenisse a scombinare le carte.
Kim Reed è assistente sociale di giorno e hostess nel rinomato ristorante di Batali di notte; è una di quelle figure di potere, tutte newyorchesi, che determina il destino della vostra serata semplicemente gestendo il sistema di prenotazioni.
Invogliata da necessità economiche Reed accetta il posto di assistente di Joe Bastianich, al tempo socio di Batali. Il libro racconta il percorso di una giovane donna ammaliata da un lavoro di prestigio, in un mondo bizzarro e seducente, che la fa sentire indispensabile, ma che allo stesso tempo la priva della possibilità di scoprire cosa vuole veramente.
«”You goin’ to see my boyfriend at 101 Clark Street?” Rosie called out.»
4. Aubrey Gordon, What we don’t talk about when we talk about fat, Beacon Press, 2020
Aubrey Gordon, anche conosciuta come Your Fat Friend, è un’autrice e attivista che si occupa di obesità, grassofobia, delle necessità e dei diritti dei corpi non conformi, in modo diretto e trasparente, sempre sostenuto da dati scientifici.
In questo saggio affronta le tante difficoltà che riguardano i corpi grassi, dalla percezione e accettazione, fino ai disagi sociali, come l’impossibilità di avere accesso al sistema sanitario o ottenere assistenza legale quando vittime di violenza.
Non sarà sicuramente una lettura “leggera” ma lo stile di Aubrey Gordon è molto accessibile, parte sempre dalla sua esperienza personale e questi argomenti meritano un approfondimento.
«I have always been fat. Not chubby or fluffy or husky or curvy - fat.»
5. Kim Severson, Spoon Fed: How Eight Cooks Saved My Life, Riverhead Books, 2011
Penso che qui siamo tutti d’accordo sul fatto che i memoir gastronomici sono tra i libri più interessanti e piacevoli da leggere; nel mio caso sono tra i preferiti in assoluto. Nel 2010, quando uscì questo libro, l’argomento era abbastanza peculiare, ma ormai Spoon Fed è una presenza fissa in tutti gli articoli sui migliori memoir gastronomici, ed è sempre indicato tra i titoli imperdibili.
Kim Severson è una giornalista, prima del San Francisco Chronicle, poi del New York Times, vincitrice di un Pulitzer e di un James Beard Award per il food writing.
La storia personale dell’autrice si compone nel racconto di otto incontri con otto donne, e cuoche, straordinarie, ognuna delle quali l’ha in qualche modo riportata sulla retta via, rispetto alla direzione che stava prendendo la sua vita in quel momento.
Ho inseguito la copia di questo libro per molto tempo (è probabile che lo troviate solo usato online) ma dalle premesse direi che ne è assolutamente valsa la pena.
«Driving in the Bay Area is an art, and on a spring morning a dozen years ago it was abundantly clear that I hadn’t mastered it.»
6. Carrie Fisher, Wishful Drinking, Pocket Books, 2008
Quando si parla del mio rapporto con Star Wars il termine “fanatismo” non è sufficiente ad indicare l’entità del problema. È quindi abbastanza strano che abbia aspettato tanto tempo per leggere qualcosa di Carrie Fisher, nonostante abbia sempre visto ottime recensioni dei suoi libri.
Fisher ha scritto 4 romanzi e 3 memoir, l’ultimo dei quali, The Princess Diarist, pubblicato nel 2016, è stato tradotto in italiano da Fabbri. Wishful Drinking è il primo libro autobiografico e racconta la vita non facile di una figlia stra-d’arte (Debbie Reynolds ed Eddie Fisher i suoi genitori, due veri “reali” Hollywoodiani) che diventa attrice e conosce giovanissima un successo planetario, trovandosi poi a dover combattere con problemi di salute mentale e dipendenze.
È un libro piccolo, solo 158 pagine, ma mi aspetto di trovarci molto dentro.
«Hi, I’m Carrie Fisher and I’m an alcoholic. And this is a true story.»
7. Paola Mastrocola, La scuola raccontata al mio cane, Guanda, 2004
Questo libro ha 20 anni, è stato trovato in un Mercatino l’estate scorsa e adesso ho deciso che è arrivato il momento di leggerlo (vi ho già parlato di come scelgo di iniziare un libro in base a quando “mi chiama”? A rileggere questa frase forse dovevo tenerlo per me).
Paola Mastrocola è una scrittrice prolifica, finalista del Premio Strega e vincitrice di diversi premi letterari, ed è anche una professoressa di lettere. Si è occupata con passione dei problemi della scuola italiana in molte occasioni: l’ultimo saggio sul tema è del 2021.
La scuola raccontata al mio cane prende spunto da alcune delle tante riforme che hanno progressivamente allontanato il concetto di insegnamento da quello di formazione della cultura. Un argomento che credo ci riguardi tutti da vicino, ancora di più in questo momento storico.
«Sono un’insegnante di lettere e vorrei continuare a fare il mio mestiere.»
8. Delia Ephron, Siracusa, Fazi Editore, 2018
Riconoscete il cognome? Esatto: Delia è la sorella di Nora Ephron, soprattutto scrittrice, anche per ragazzi, e occasionalmente sceneggiatrice e produttrice. Molti dei capolavori di Nora Ephron sono frutto di collaborazioni con la sorella Delia.
Siracusa è il suo ultimo romanzo e racconta la vacanza in Italia di due coppie americane. Il racconto è diviso tra i punti di vista alternati dei quattro protagonisti ed un elemento di mistero arricchisce la trama.
Estate, Sicilia, personaggi orribili e dialoghi brillanti. Non vedo l’ora.
«Ho una foto di me a ventinove anni, in piedi sulle spalle di Finn.»
9. Emily Henry, Beach Read, Berkley, 2020
Mi piace pensare che sia stata Emily Henry, con le sue doti, la sola responsabile della rinascita del genere romance e non una qualunque frangia social che incorpora la parola “book” nel titolo, ma so che mi sto illudendo.
Non che io sia un’accanita lettrice di questo genere, o abbia una collezione segreta di Harmony nel vano contenitore del letto, ma credo che questa nuova ondata di commedie romantiche, stia mostrando che si possono pubblicare romanzi di pura evasione e di qualità, ben scritti, con un intreccio non (troppo) scontato e una dignità da rispettare.
L’anno scorso ho letto, della stessa autrice, Book Lovers, polverizzato in una notte in cui faceva veramente troppo caldo per dormire e mi sento pronta per un’altro suo titolo (5 in tutto i romance dell’autrice, che scrive anche cose diverse, 3 tradotti in italiano da Harper Collins).
Un aspetto interessante è l’elemento “bibliofilo” presente in questi libri: Book Lovers è proprio ambientato nel mondo dell’editoria, mentre Beach Read ha come protagonisti due autori, una di romanzi rosa e uno di narrativa, entrambi alle prese con un blocco creativo che, senza saperlo, affittano due case adiacenti sulla spiaggia, nella speranza di riprendere a pubblicare libri di successo. Come finirà? Intanto ecco come inizia.
«I have a fatal flaw. I like to think we all do.»
10. Nicci French, Blue Monday, Penguin Books, 2012
Sarà mai possibile passare tutta un’estate senza leggere neanche un giallo? Sarebbe come andare in spiaggia senza Settimana Enigmistica: inconcepibile.
Sono un paio di anni almeno che cerco un thriller appassionante e devo dire che ancora non l’ho trovato. Nicci French, pseudonimo di una coppia di giornalisti inglesi, marito e moglie nella vita, ha firmato una ventina di romanzi di grande successo.
Blue Monday (in italiano Il paziente, edito da Sperling&Kupfer) è il primo della serie con protagonista Frieda Klein, psicoanalista londinese, che si trova, in questo caso specifico, in mezzo ad un’indagine sul rapimento di un bambino, a causa delle dichiarazioni di un suo paziente.
La serie si compone di 7 libri, spero quindi che questo sia all’altezza delle recensioni che ho letto, in modo da poter saziare la mia fame di gialli.
«In this city there were many ghosts. She had to take care.»
11. J. M. Barrie, Peter Pan, Puffin Books, 2013
Qui non c’è molto da dire. Adoro la letteratura per ragazzi, non credo mi sia preclusa per mere ragioni anagrafiche e comunque, in questo caso, parliamo di un classico della letteratura inglese.
Era tanto che pensavo di rileggere Peter Pan in originale, poi ho trovato questa bella edizione della collana Puffin (la sezione infanzia di Penguin) Chalk, classici le cui copertine sono illustrate con disegni a gesso su lavagna, sono di piccolo formato, con le pagine tagliate a vivo. Un segno che era proprio il momento di tornare in una grande avventura.
«All children, except one, grow up»
12. Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo, Einaudi, 2014
Mi imbarco in questa folle impresa dichiarando che il mio gesto è totalmente colpa della cara Marta, collezionista ufficiale Einaudi.
Ogni estate mi propongo di affrontare un “mattone”, ed avevo effettivamente valutato Il Conte come possibile scelta; poi ho letto che Marta ne parlava come uno dei libri più belli di sempre e senza ulteriori scuse, mi sono portata a casa questo laterizio di 1238 pagine.
Serve riassumere la trama? Edmond Dantes, dopo 14 anni di ingiusta detenzione in un castello a largo di Marsiglia, riesce ad evadere. Comprensibilmente irritato, sfrutta un tesoro di cui viene in possesso, per fabbricarsi diverse identità e prendersi tutto il tempo necessario a vendicarsi per bene dei responsabili delle sue sfortune.
Umberto Eco ha definito Il Conte di Montecristo «uno dei romanzi più appassionanti che siano mai stati scritti e d’altra parte uno dei romanzi più mal scritti di tutti i tempi e di tutte le letterature» chi avrà ragione: Marta o Umberto?
«Il 28 febbraio 1815 la vedetta di Notre-Dame-de-la-Garde segnalò il tre alberi Pharon, proveniente da Smirne, Trieste e Napoli.»
Spero che l’aver deviato un pochino dai soli libri di cucina non vi abbia annoiato, ma ho sempre la sensazione che ogni lettura, anche quella più lontana dal food, mi faccia scoprire qualcosa che mi tornerà utile anche per Sfoglia, per questo ho voluto raccontarvi cosa proverò a leggere.
Adesso vi lascio perché devo andare a far finta di non voler ottenere per vie traverse le terza stagione di The Bear che esce oggi in America.
The Paris novel mi ispira tantissimo
Quanti spunti, grazie! Ho aggiunto Wishful Drinking alla mia lista di libri estivi :)