Un mese fa Elena mi ha scritto chiedendomi un consiglio per un libro di cucina vegetariana “senza troppi carboidrati”: mi ha raccontato di non essere vegetariana, ma di trovarsi spesso con solo verdure nel frigorifero, che avrebbe voluto cucinare in modo diverso dal solito. Le ho proposto alcuni titoli (che spero le siano stati utili) e questo mi ha ovviamente dato il la per preparare un numero della newsletter a cui pensavo da tempo.
Io sono onnivora e sono davvero pochi i cibi che non mi piacciono ma, purtroppo, sono vari quelli senza i quali, in questo momento, mi sentirei soddisfatta (prosciutto di S.Daniele, parlo di te). Eppure nella mia collezione c’è sempre stata una sezione vegetariana, perché adoro le verdure, perché le verdure non stancano mai e perché i libri di cucina vegetale sono una grandissima risorsa per ampliare lo sguardo, invece di finire a bollire qualunque cosa verde ci capiti a tiro.
Ma la domanda di Elena era interessante perché lei non cercava semplicemente libri vegetariani, cercava libri senza troppi carboidrati e, quindi, incentrati quasi esclusivamente sulle verdure, che è proprio la tipologia più pubblicata negli ultimi anni e che risponde all’esigenza di mettere al centro di tutto l’elemento vegetale, senza volerlo camuffare o nascondere, come se mangiare vegetariano fosse una punizione autoimposta e bisognasse trovare un modo per risollevarsi il morale.
I libri che ho scelto, che barando alla grande stavolta non sono tre ma ben 5 (tranquilli, prometto che entro domani avrete finito di leggere) si occupano solo di verdure, anzi sono delle lettere d’amore alle verdure, alla varietà del mondo vegetale, alla stagionalità, e lo fanno in modo chiaro e diretto, offrendoci davvero la possibilità di scegliere ogni giorno un piatto vegetale nuovo, diverso e gustoso.
Questi sono 3 (ehm) libri di cucina per il mondo che vogliamo.
1. Joe Woodhouse, Your Daily Veg, Kyle Books, 2022 e More Daily Veg, Kyle Books, 2023
«To anyone that is in the position to share their experience and knowledge that spend that little extra time to help someone fully understand»
Partiamo subito col gossip? Ma sì, dai. Joe Woodhouse è il marito della bravissima food writer di origine ucraina Olia Hercules (autrice, tra gli altri libri, dello stupendo Mamushka, che trovate in italiano edito da Gribaudo). Dopo essersi formato come cuoco, ha incentrato principalmente la sua carriera su fotografia e styling. Le meravigliose foto di entrambe i libri sono, infatti, tutte sue.
Your Daily Veg è un progetto figlio del lockdown e della storia personale di Woodhouse che, essendo diventato vegetariano a dieci anni, in Inghilterra, negli anni ‘90, ha dovuto chiaramente costruirsi in autonomia un arsenale di piatti vegetariani da assemblare facilmente e mangiare ogni giorno.
È un libro che tanti colleghi, estimatori della cucina di Woodhouse, tra cui Anna Jones (altra fantastica autrice, che si occupa di cucina sostenibile e vegetale, di cui dobbiamo sicuramente riparlare) chiedevano a gran voce da tempo e che ha avuto molto successo, tanto da aprire la strada al secondo volume, More Daily Veg, con ricette tutte nuove, che in parte ampliano le tipologie di verdure considerate, in parte ne aggiungono di nuove a quelle dei vegetali già trattati (se state pensando “vuol dire che dovrei averli entrambi?” sappiate che non sono la persona giusta a cui fare questa domanda).
«My cooking reflects this: straightforward food that is more than the sum of its parts»
Ogni capitolo si concentra su una verdura, che è veramente la protagonista del piatto: ci sono alcune spezie, condimenti, ma non c’è mai nessun elemento che sia preponderante rispetto alle verdure.
È un modo di cucinare che punta molto sulle tecniche di cottura e sugli abbinamenti, le ricette sono concise, mai più lunghe di una pagina, ma ben spiegate e introdotte in modo chiaro, con suggerimenti per eventuali variazioni.
L’aspetto che, però, mi ha fatto subito adorare questi libri è il design. Quell’elemento rustico, che associamo alle verdure, è ampiamente presente nelle foto, ma è accostato ad una grafica moderna e vibrante, alle pagine dai colori accesi: un mondo vegetale davvero tutto nuovo, che non si tradisce nelle ottime ricette.
«When I make this recipe and eat it, I spend the whole time smiling»
L’autore parla a tutti, vegetariani e non, parla con una voce diretta e semplice, carica di ispirazione, propone una cucina che si ha voglia di provare a casa, senza girarci troppo intorno: queste sono le verdure, questo è il modo per renderle buonissime, datevi da fare.
2. Myriam Sabolla, La stagione vegetale, Slow Food Editore, 2022
«[…] mi piacerebbe farvi scoprire che non si tratta mai di una rinuncia, bensì di un viaggio, meraviglioso, di scoperta»
Ecco un gran libro. Grande di dimensione, bello e solido nei contenuti e frutto di grandissimo lavoro.
non penso abbia bisogno di presentazioni: The Food Sister su Instagram, cuoca e professional organizer, mente criminale dietro meravigliosi progetti legati al cibo, tra cui, i più recenti, i retreat a tema Ottolenghi e il cookbook club Banchetto, creato con Montera, per incontrarsi attraverso il cibo.Questo è il suo ultimo libro, che è molto più di un semplice ricettario di cucina vegetariana.
«Essere consapevoli è un modo per essere responsabili delle nostre azioni, per migliorarci senza l’ansia del giudizio»
La parte introduttiva parla di produttività, consapevolezza, organizzazione con un respiro molto più ampio del solo aspetto della cucina. È un piano d’attacco, comprensibile e realizzabile, per chi desidera cambiare le proprie abitudini.
L’autrice non ci presenta mondi immaginari, ma la vita quotidiana delle nostre case e cucine, le incertezze e le difficoltà che fanno parte delle nostre giornate e ci propone strumenti concreti per riflettere, comprendere e migliorarci, non soltanto nel rapporto con il cibo.
Se non siete voi i cuochi di casa, le prime 55 pagine meritano di essere lette a prescindere da chi passerà alla fase operativa, perché raggiungere una serenità alimentare implica considerare molti aspetti e i benefici di una rivalutazione delle nostre abitudini, non a senso unico, ma nella direzione più adatta alle nostre aspettative e ai nostri desideri, vanno molto oltre il “mangiare sano”.
«[…] non si tratta di diventare minimalisti a tutti i costi ma di eliminare il “rumore di fondo”, avendo a disposizione oggetti, attrezzatura e uno spazio che faciliti il lavoro»
E il cibo? E poi ci sono 200 ricette vegetariane, organizzate in 4 menù completi stagionali, ricette che si possono concretamente introdurre nella nostra routine o prendere come base per iniziare una nuova avventura culinaria.
Nonostante Myriam Sabolla sia un’amante della cucina mediorientale, delle spezie, degli ingredienti particolari, ha scelto di non inserire nel libro nessun ingrediente di difficile reperibilità e questo dà ancora di più la misura di quanto sia pensato per mostrare ai lettori italiani una nuova possibile consapevolezza alimentare, da conquistare ogni giorno.
È un grande libro con anche grandi foto, quelle del bravissimo Andrea Di Lorenzo, e tante altre idee, spunti, trucchi sparsi tra i vari menù. È il perfetto accompagnamento per un nuovo anno ed un nuova cucina.
3. Guy Watson, Riverford Companion, Autumn and Winter Veg e Spring and Summer Veg, Cooking With a Veg Box, Riverford Organic Farm Ltd, 2015
«I want this book to bridge the gap between aspiration and reality»
Una fattoria biologica nel Devon, una tradizione di famiglia che coinvolge 5 fratelli, un servizio di consegna a domicilio di frutta e verdura iniziato nel 1986 in bicicletta, per gli amici, e diventato un’attività imprenditoriale con circa 50.000 consegne a settimana in tutta l’Inghilterra. Una comunità di professionisti e appassionati che ha dato vita anche ad un ristorante, un magazine (Wicked Leeks) su cibo sostenibile e business etici, ed un’impresa ad oggi interamente di proprietà dei suoi dipendenti.
Che ci crediate o no sto parlando di un’unica azienda, cioè Riverford, creatura di Guy Watson, contadino di seconda generazione, che si auto definisce “veg-nerd” e crede fortemente in un’agricoltura biologica che sia accessibile a tutti.
«[…] we are on a bit of a mission to change that, to re-embrace our horticultural heritage»
Questi due libri sono pensati in accompagnamento alle box di verdure Riverford, e sono praticamente delle enciclopedie, due manuali da consultare per orientarsi al meglio nel mondo vegetale.
Le ricette non sono completamente vegetariane (l’azienda produce anche carne) ma l’attenzione è tutta sulle verdure: ne sono indicate la caratteristiche, le varietà, il periodo di semina e raccolto, come sceglierle, pulirle e conservarle e come prepararle in base ai vari metodi di cottura (bollite o al vapore, saltate in padella, arrostite).
A tutte queste informazioni fanno seguito le ricette, influenzate da differenti cucine, che costruiscono il piatto intorno alla bontà dell’elemento vegetale. I libri sono pensati e realizzati con grande cura, da un team apposito che si dedica a sviluppare le ricette (tra i servizi di Riverford ci sono anche i kit con i menù già predisposti) e prevedono anche variazioni, indicazioni sul livello di difficoltà e sulla conservazione.
«Appearance isn’t everything and celeriac certainly has its share of inner beauty - under the skin lies a smoky, earthy flavour with some of the freshness of its summer-loving cousin, fennel»
Non so chi abbia sviluppato il marketing dell’azienda, ma in questi libri è racchiuso il nostro sogno segreto della vita di fattoria: ci sono le mattine tardo autunnali delle prime ghiacciate, gli stivali di gomma orlati di fango, le zuppe bollenti consumate a un tavolo di legno, le pentole ammaccate con il brodo vegetale a bollire per ore, la natura che entra in ogni gesto, in ogni morso.
Attraverso le nostre scelte alimentari possiamo in qualche modo riprenderci un po’ di questa natura, di cui per la maggioranza siamo deprivati, e avere tutte queste risorse per farlo rende le cose molto più semplici. La prossima volta che vi sentirete in imbarazzo di fronte ad un sedano rapa saprete cosa fare.
Non vorrei essere melensa, ma devo assolutamente fare dei ringraziamenti: alle persone che sono state così gentili da sostenere con un caffè questo mio piccolo progetto, un gesto per niente scontato e che mi ha scaldato il cuore.
E a tutti voi che leggete ogni numero di Sfoglia, che (ma sì lo dico) vi state pericolosamente avvicinando a 1000, un traguardo che un anno e mezzo fa, dall’anonimato dei miei account social privati, non avrei neanche immaginato possibile.
Mi toccherà pensare a qualcosa per celebrare l’evento.
Congratulazioni per il traguardo che stai per raggiungere 😊
Congratulazioni per i mille!!!!