Le Amiche di Sfoglia: la guida ai libri da regalare
altri 12 preziosi suggerimenti da parte di professioniste del cibo, dei libri, o di entrambi
Non mi è mai piaciuto andare in palestra da sola (seguitemi un attimo, vi giuro che il discorso approda in un punto). Ogni volta che mi decidevo a fare l’iscrizione in qualche struttura cercavo sempre un’amica con cui condividere l’esperienza, per non sentirmi sola a fare qualcosa che sapevo non mi sarebbe piaciuto, per affrontare insieme il disagio, rendendo il tutto automaticamente più divertente. Quando ho deciso di iniziare a scrivere questa newsletter mi sono imposta di non schermarmi dietro un volto amico, di prendermi la responsabilità della mia idea e fare tutto da sola, ma scrivere non è l’unico aspetto del lavoro e i social, Instagram in particolare, sono quella palestra in cui, seppur recalcitrante, era necessario segnarsi per far crescere il progetto di Sfoglia.
Mai avrei pensato che abitare quello spazio virtuale, una volta vinto il timore, smettendo di fruirlo “come una ragazzina che tappezza di poster le pareti della sua stanza” (una cosa molto giusta che ha detto Valentina Aversano, ma non ricordo dove), mi avrebbe permesso di interagire con persone che stimo sinceramente, che mi arricchiscono con le loro idee, la loro esperienza, la loro creatività. Persone con cui condivido passioni, che si entusiasmano per le stesse cose che mi fanno venire voglia di parlare con qualcuno e raccontare quello che mi piace.
Alcune di queste persone siete voi, che leggete Sfoglia, e trovate il tempo di mandarmi una mail o un messaggio, e dirmi cosa vi è piaciuto, cosa avete scoperto, cosa state leggendo o cucinando. Altre sono persone che abitano Internet in maniera molto attiva, perché legato alla loro professione, e che sono per me ispirazione costante: proprio loro sono le “amiche di Sfoglia”.
In modo assolutamente non premeditato sono tutte ragazze, probabilmente perché ad ognuna di loro chiederei senza esitazione di iscriversi con me in palestra e aiutarmi a sostenere una lezione di funzionale. Sono ragazze che leggono, scrivono, amano molto il cibo e lo guardano da tanti punti di vista diversi, filtrandolo attraverso esperienze uniche ed un’eccezionale sensibilità e non potrei essere più orgogliosa di averle riunite tutte insieme per condividere con noi suggerimenti di libri, legati al mondo del cibo, perfetti per essere regalati a Natale.
Ecco, quindi, la Guida ai regali di Natale 2022 delle meravigliose Sfogline!
1. VALENTINA AVERSANO
è una consulente di comunicazione digitale freelance e una ex pandorista convertita al Panettone. Valentina consiglia:
Michelle Zauner, Crying in H Mart, traduzione di Marta Barone, Mondadori, 2022
Ho deciso di consigliare un libro che sto ancora leggendo per vari motivi: perché quando l'ho iniziato ho capito subito che mi avrebbe travolta; perché dei libri che mi travolgono poi devo parlarne con più persone possibili, quindi mi serve compagnia. E poi perché questo è un memoir in cui il cibo è qualcosa che ci lega alla nostra identità, ai ricordi e alle persone care che non ci sono più e perché i sapori della cucina coreana sono raccontati in modo vivido, da acquolina. Non vedo l'ora di passare le feste a finirlo piangendo sul divano.
«[...] Quello era il modo in cui mia madre ti amava, non attraverso bugie bianche e la costante affermazione verbale, ma con la sottile osservazione di quello che ti portava gioia, messo da parte per farti sentire al sicuro e amato senza nemmeno che te ne rendessi conto. Si ricordava se ti piaceva mangiare lo stufato con del brodo in più, se eri sensibile alle spezie, se odiavi i pomodori, se non mangiavi pesce, se avevi un grande appetito. Si ricordava quale contorno banchan finivi per primo, così la volta dopo ce ne sarebbe stata una doppia porzione abbondante, servita tra le altre varie preferenze che rendevano te... te»
2. ELISA BERTINELLI
è una gastrobibliofila devota ai croissant. Sul web come millefogli.e, è co-ideatrice del progetto Una certa idea di cibo. A Natale scalda il Pandoro nel tostapane per profumare tutta la casa. Elisa consiglia:
Ella Risbridger, Il pollo di mezzanotte e altre ricette per cui vale la pena di vivere, Guido Tommasi Editore, 2020
Regalate questo libro a qualcuno a cui volete bene. È come fargli una coccola e invitarlo a prendersi cura di se stesso attraverso la cucina e le piccole gioie quotidiane che il cibo riserva. Una sorta di guida per reinnamorarsi del mondo, per resistere alle tempeste, impastare la rabbia, far lievitare il dolore e rendere i giorni comuni degni di essere vissuti.
«La cucina che troverete qui è quel genere di cucina che può uscirvi quando siete un po’ brilli. È quel genere di cucina che probabilmente viene meglio se avete una bottiglia di vino aperta e un pezzo di pane da intingere nel sugo. È quel genere di cucina a cui non importa se ve ne dimenticate per un po’ o se non siete proprio precisi con pesi e misure. È quel genere di cucina che è lì per voi, quando tornate a casa con il naso rosso per una camminata. È quel genere di cucina che vi fa sentire che va tutto bene»
3. MANUELA CRISTOFANI
libraia della Libreria Modernissima, ha una lunga e segreta storia d’amore con Babbo Natale. Lui non lo sa, ma lei lo pensa da 33 anni, per almeno 5 mesi all’anno. Manuela consiglia:
Robert Tuesley Anderson, A tavola con Jane Austen, Guido Tommasi Editore, 2022
Un raffinato regalo di Natale perché sa coniugare con eleganza ricette e letteratura, diventando anche un ghiotto invito a leggerla o rileggerla. Il cibo non é mai “innocente” nei romanzi, Jane Austen l’ha infatti sapientemente usato come indizio per poter comprendere meglio i suoi personaggi. Ogni volta che ci accomodiamo a tavola con loro, riusciamo a coglierne il carattere e la condizione sociale e morale, di ricchezza o povertà, di egoismo o carità. Il tutto sempre spolverato con un pizzico finale di ironia.
«Mrs. Bates, vi suggerirei di arrischiarvi con una di queste uova. Un uovo bollito morbido non può far male. Serle sa bollire un uovo meglio di chiunque altro. Non consiglierei un uovo bollito da un'altra persona... non dovete aver paura... sono così piccole, vedete, uno di questi nostri ovettini non potrà nuocervi»
(La citazione è tratta da “Emma” e riportata nel libro a proposito della ricetta “Uova per colazioni pigre di Henry Crawford”. Mr. Woodhouse dà un consiglio all’anziana signora Mrs. Bates).
4. ELEONORA FERMANI
consiglia libri per fare un dispetto a chi sogna un paese di analfabeti, è libraia della Libreria Modernissima di Ravenna e cura la pagina MiniModernissima dedicata alla letteratura per l’infanzia. Eleonora consiglia:
Celine Sorin & Célia Chauffrey, L’orco della libreria, Babalibri, 2022
Scelgo questo libro perché è la celebrazione della lettura, ma anche delle librerie, degli incontri che nascono tra gli scaffali e del ruolo dei librai in questi incontri. E poi perché in una saletta foderata di scaffali zeppi di libri, ad aspettare i lettori, ci sono una comoda poltroncina, una fetta di torta e una buona tazza di tè alla violetta, tutto splendidamente apparecchiato!
«L’orco e la bambina si promettono di ritrovarsi il prima possibile. “Tu girerai le pagine” le sussurra lui abbracciandola. “E tu mi farai venire il batticuore” dice Maya»
5. IRENE FOSSA
ha una venerazione per il pranzo di Natale e per gli anolini preparati in famiglia intorno a un tavolo tra chiacchiere e risate. Non a caso è co-autrice del libro “Il brodo di Natale in Emilia Romagna” uscito nel 2021. Irene consiglia:
Ferdinando Scianna, Ti mangio con gli occhi, Contrasto, 2021
Nessuno può esimersi dal trattare di cibo, tanto sono profondi i suoi molteplici significati nella vita di ognuno di noi. Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano a far parte dal 1982 dell'agenzia fotografica internazionale Magnum, racconta per frammenti fotografici esperienze e storie legate al cibo - di strada, etnico, regionale, cucinato da chef iconici - che scavano nel territorio e nella tradizione.
«Questo non è un libro sulla cucina e ancora meno un libro di cucina. È un libro sul mangiare e sul ruolo fondamentale che il cibo ha avuto e ha nella mia memoria e nelle esperienze di vita. Come, credo, nella vita di tutti noi»
6. MARTINA FRANCESCONI
è la mente creativamente esplosiva di Gelatina, gelateria e libreria di cucina di Genova, che in inverno si trasforma in bakery e reinterpreta il pandolce genovese anche sotto forma di gelato: i pandolci che non finiscono sulle tavole natalizie diventano un ottimo gusto di gelato. Abbracciamo l'etica del riuso: evitiamo sprechi e approfittiamone per giocare con la nostra fantasia! Martina e Susanna, facilitatrice organizzativa di Gelatina, consigliano:
Carlo Catani, Carlo Petrini, Il chilometro consapevole. Definire la sostenibilità a partire dalla tavola, Slow Food Editore, 2022
Scegliamo questo libro perché parla di temi che ci stanno particolarmente a cuore, sviluppando concetti nuovi e non banali, ma azioni e pensieri che per noi fanno ormai parte della quotidianità e che ci piacerebbe rientrassero anche nel pensiero delle persone con cui condividiamo questo pianeta. Come dice SlowFood dal 2005:
«Buono, pulito e giusto»
(Non è certo una citazione nuova ma un memento per le azioni che compiamo in ogni ambito della nostra vita).
7. ALESSIA RAGNO
vive a Bari e scrive di libri. Il suo film di Natale preferito è “Mamma ho perso l’aereo: mi sono smarrito a New York”, ma ritiene che “S.O.S. fantasmi" non sia da sottovalutare. Mangia il Panettone rigorosamente con uvetta e canditi, ma per lei Dicembre vuol dire soprattutto spume di mandorla, mostaccioli molfettesi e cartellate al vincotto d’uva. Alessia consiglia:
Elizabeth Jane Howard, La saga dei Cazalet, Fazi Editore, 2020
primo volume: Gli anni della leggerezza, traduzione di Manuela Francescon, Fazi Editore, 2015
La saga di una grande famiglia della middle-class britannica nella seconda metà del Novecento. La storia dei Cazalet inizia nel '37 e attraversa gli eventi storici e privati per narrare i cambiamenti di quell'epoca, soprattutto per le donne. E nel farlo abbonda di piccoli dettagli di vita, cibo incluso: pranzi e cene di famiglia con menù dettagliati, tavole imbandite, l'immancabile cacciagione e il rito della raccolta dei frutti di bosco nei dintorni della tenuta. Howard dimostra che il cibo sa aggiungere sfumature inedite alla storia di una grande famiglia letteraria che ha navigato il tempo arrivando fino a noi.
«[...] i resti di un taglio da arrosto in una gabbia di mussola, pezzi di budino di riso e blancmange su piatti da cucina, latte messo a cagliare in una ciotola di vetro molato, vecchie caraffe scolorite e sbeccate piene di intingoli […], prugne stufate in uno stampo da budino e infine […] l’enorme argenteo salmone, l’occhio opaco per la recente cottura, lungo disteso come un sommergibile spiaggiato»
8. MYRIAM SABOLLA
Myriam Sabolla, aka @the_food_sister, cuoca, food writer e professional organizer. Non è Natale senza le cartellate della mamma. La trovate in libreria con "La stagione vegetale” pubblicato da Slow Food Editore. Myriam consiglia:
Anna Jones, One Pot, Pan, Planet. A Greener Way to Cook for You, Your Family and the Planet, Fourth Estate, 2021
Lo consiglio perché è un libro che scivola con estrema scorrevolezza dal problema generale (la crisi climatica) alla soluzione particolare (che cosa mettere in tavola e come: le ricette). È ricco di consigli utili e prospettive non scontate e banali sul tema della sostenibilità: è un libro che abbraccia tutta la complessità del problema e prova a rispondere alla domanda "e io cosa posso fare?”
«Let's put kindness and joy at the heart of how we cook and eat»
9. SARA SAVORELLI
per lei il Natale è una scatola di biscotti, e sfornare è un gesto d’amore. Sforna e impasta tutti i giorni da Akâmì, La Fornarina a Ravenna. Sara consiglia:
Csaba Dalla Zorza, Christmas Baking, Guido Tommasi Editore, 2019
Un libro che tutti dovremmo avere nella nostra libreria, da sfogliare non solo durante le feste di Natale. Francesco d’Assisi diceva che è nel dare che noi riceviamo e Christmas Baking è l’emblema della condivisione, dei momenti trascorsi attorno alla tavola a creare esperienze da ricordare. Il libro profuma di giorni di festa ma è un ricettario adatto a tutto l’anno.
«Alcune ricette hanno un potere evocativo: riportano ogni volta il ricordo esattamente allo stesso punto. I biscotti di pasta frolla alla vaniglia, per me, hanno questo privilegio. Annunciano che dicembre è nell’aria portando una ventata nostalgica»
10. GIULIA SCARPALEGGIA
ama il Natale tradizionale con panforte e ricciarelli, è autrice di sei libri di cucina e ogni settimana vi racconta la sua cucina nella newsletter bilingue “Letters from Tuscany”. Giulia consiglia:
Nigel Slater, The Christmas Chronicles, Fourth Estate, 2017
The Christmas Chronicles non è solo un libro sul Natale, è molto di più. Nigel Slater, uno dei più amati food writer inglesi, ci accompagna con le sue pagine di diario attraverso quei mesi freddi che vanno dal 1 novembre al 2 febbraio, alla scoperta di un inverno descritto con accenti tipicamente nordeuropei, tra folklore, fiabe, paesaggi innevati, e case riscaldate da un fuoco ristoratore, dove trovare rifugio nella buona compagnia e nel buon cibo. Ci sono ricette, semplici ispirazioni, ma anche stralci di diario, ricordi e riflessioni sull'inverno, sulla scelta dell'albero di Natale e sulle sue decorazioni, sul fuoco e sul tepore di casa. Tre ricette da provare: Fig and orange shortbread, Seville orange and pomegranate marmalade, la Christmas cake. Come citazione non potevo che scegliere un passo dal capitolo dedicato al panforte, il dolce più rappresentativo del Natale senese (e di conseguenza del mio). Nessuno ha mai descritto il panforte con una tale esattezza e potenza immaginifica.
«To eat it straight from its white paper wrapper in daylight is to indulge only in its curiously chewable compounded figs and nuts. You need a certain sense of occasion to understand its charm, which is probably why it only really comes out at Christmas. [...] Panforte has been made in Siena for centuries. Think of it as compressed fruit cake. And made to a secret recipe. [...] There is also something ancient about this shallow, fudge-coloured sweetmeat. As if you are chewing a medieval manuscript»
11. ROSSELLA VENEZIA
per il suo lavoro di fotografa e autrice di ricette per aziende e riviste, impasta lievitati e biscotti natalizi a Settembre, mentre a Natale è già impegolata con la primavera! Sul suo blog di ricette e storie "Vaniglia, Storie di cucina", le stagioni scorrono invece (e per fortuna!), in tempo reale. Rossella consiglia:
Thomas Teffri-Chambelland, Traité de boulangerie au levain: Coffret en 2 volumes: Tome 1; Théorie, Tome 2, Pratique, Ducasse édition, 2019
Libro perfetto sia per i professionisti che per dilettanti appassionati della panificazione naturale, è estremamente chiaro, per non dire illuminante, per chi mastica un po' la materia (e il francese, o l'inglese e lo spagnolo, lingue in cui al momento è stato tradotto). Tomo 1: teoria (piuttosto tecnico) spiegata benissimo, con grafica e schemi estremamente chiari, e belli. Tomo 2: parte pratica, non tanto ricette (anche se ce ne sono e interessanti) quanto proprio gestione della pratica dell'arte bianca, dalla gestione del lievito a quella dei processi. Le ricette sono divise in pani a base di grano (una dozzina), pani a base di segale (6), pani a base di farina senza glutine (6) e viennoiserie (10, con relativa gestione di lievito per viennoiserie). Foto belle e chiare ai fini della comprensione delle lavorazioni. È un libro perfetto da regalare a "gente del ramo", blogger amanti della panificazione, impastatori e impastatrici curiosi, professionisti o meno ma in ogni caso introdotti, che apprezzeranno moltissimo.
Essendo un libro un po’ tecnico la citazione è difficile da estrapolare, ma aggiungo che dello stesso autore è uscito, a dicembre 2020, e in questo caso anche già tradotto in italiano, "Panettone e viennoiserie con lievito madre", tutto dedicato al tema delle paste dolci lievitate, fermentate con lievito naturale e diviso in tre parti: Teoria, Pratica e Ricette.
12. SIGRID VERBERT
Attende con impazienza il periodo natalizio per potersi dare - insieme alle tre figlie - alla cioccolata calda piena di mini marshmallows, nonché per cucinare Babka, rugelach, pitta impigliata e gli agnolotti di Lidia Alciati - tutte ricette che trovate sul suo blog, il Cavoletto di Bruxelles. Il resto dell'anno Sigrid gestisce più sobriamente il suo studio di ceramica, a Roma, dove produce oggetti in grès per la tavola. Sigrid consiglia:
Anthony Bourdain, Medium Raw: A Bloody Valentine to the World of Food and People Who Cook, Ecco Press, 2010
(traduzione italiana a cura di Stefano Valenti, edita da Feltrinelli, 2013)
Anthony Bourdain sarà per sempre il più rock 'n roll di tutti gli chef di questo pianeta. Mi manca molto la sua curiosità e la sua ironia, e quel suo modo schietto e insieme pieno di passione di raccontare le retrocucine, le storie delle persone che cucinano e delle tradizioni che andava scovando. E anche il fatto di non risparmiarsi pur di fare esperienze culinarie indimenticabili, a volte anche brutali. Per fortuna ci sono sempre i suoi libri, e il periodo delle feste, quando finalmente c'è un po' di tempo per delle lunghe letture pomeridiane, mi sembra il momento perfetto per tornare ad ascoltare la voce irriverente di Bourdain.
«Se cucinare in modo professionale è una questione di controllo, mangiare con successo dovrebbe essere una questione di sottomissione, un modo di arrendersi, facilmente e senza pensare, a qualunque sogno [lo chef] vorrebbe condividere. Nel migliore dei casi, non dovresti intellettualizzare ciò che mangi mentre lo mangi. Non dovresti notare proprio nulla. L'unica cosa che dovresti essere è piacevolmente ignaro dei movimenti dei camerieri nella sala pranzo, e appena consapevole del passare del tempo. Prendere delle foto del cibo quando arriva, significa passare interamente accanto alla questione»
Sarò breve e diretta: questo è probabilmente il numero più bello di Sfoglia pubblicato fino ad ora. E in questo numero io non c’entro nulla. Il merito va alle 12 Sfogline che, con grande gentilezza ed estrema generosità, si sono prestate, prima di tutto ad assecondare il mio umorismo da quattro soldi facendosi chiamare così, e poi a raccontare un pochino di sé e dei libri che amano. Tutto quello che avete letto viene da loro: hanno addirittura spulciato i loro libri in cerca di citazioni per descriverceli al meglio, e hanno fatto scoprire anche a me qualche titolo che non conoscevo (ma su cui metterò al più presto le mie avide manine).
E dato che di “grazie” non se ne sentono mai abbastanza, ringrazio con tutto il cuore: Valentina Aversano, Elisa Bertinelli, Manuela Cristofani, Eleonora Fermani, Irene Fossa, Martina Francesconi, Susanna Pittaluga, Alessia Ragno, Myriam Sabolla, Sara Savorelli, Giulia Scarpaleggia, Rossella Venezia, Sigrid Verbert.
Giovedì prossimo niente newsletter, ma riceverete comunque una mail di avviso per l’apertura di un thread qui su Substack per scambiarci gli ultimi consigli sui regali di Natale, sciogliere eventuali dubbi, confrontare le idee e farci gli auguri!
Sfoglia ritorna il 29 Dicembre per chiudere in bellezza l’anno con un’intervista imperdibile ad una vera icona del food writing italiano. Curiosi, eh? E ora tutti dai nostri librai di fiducia o nelle librerie che vendono usato per cercare i titoli che ci hanno colpito, di idee ne abbiamo parecchie.
Quante fantastiche idee di lettura gastronomica, grazie!!